Las 5 reglas básicas para un sitio web de empresa local 2.0

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Il Sito Web è la piattaforma di partenza privilegiata di tutte le iniziative di marketing 2.0 per un’attività locale

Gestire la comunicazione online per un’attività locale è una tematica piuttosto seria e complessa che spesso viene sottovalutata dalle agenzie pubblicitarie di stampo creativo.  Il TUO sito internet deve diventare un asset centrale di ogni attività di acquisizione clienti più di una fiera di settore o di qualsiasi pubblicità tradizionale.
Questo avviene perché rispetto a qualche tempo fa in cui tutto era analogico e le persone si informavano tramite le pagine gialle oggi la totalità di queste ricerche si effettuano attraverso il web.

In questo articolo ho riassuto le 5 regole che se seguite ti permetteranno di riuscire ad avere un sito web efficace e utile per la tua attività locale.

Prima di tutto occorre fare una precisazione: “che cos’è una attività locale?”

Per attività locale si intende un’attività che si trova su un territorio geograficamente circoscritto e che opera sul territorio a prescindere dalla capillarità con cui il tuo brand si è espanso anche sul territorio nazionale. Se hai un’attività con una sede, un impianto produttivo ed un magazzino è molto probabile che tutti i tuoi migliori clienti siano in un raggio di 30 / 70km. Lo stesso vale per i tuoi competitor. 

Questa guida quindi è efficace per diverse tipologie di attività sia esse siano rivolte a un pubblico finale di massa, sia per quelle che si rivolgono a un pubblico di aziende quindi B2B. Quindi potrai trarre beneficio da queste indicazioni sia che tu abbia:

  • un ristorante
  • un negozio tradizionale
  • un hotel
  • uno studio professionale
  • una palestra
  • una piscina
  • un centro estetico
  • un’ attività di produzione industriale 

Per iniziare dobbiamo capire il ruolo del sito web nel mondo di Internet nel 2021.

Zero Moment of Truth

Google qualche anno fa ha fatto uno studio molto interessante in cui ha spiegato attraverso una Teoria che si chiama: “Zero Moment of Truth”, ovvero il momento zero della verità, come funzionava il processo di acquisto prima dell’ avvento di Internet e come funziona dopo l’avvento di internet.

Iper-sintetizzando potremmo dire che prima dell’avvento di internet il processo di acquisto era questo:

  1. Stimolo – Avveniva uno stimolo (esempio pubblicità in tv di un prodotto)
  2. First Moment of Truth – Il consumatore visitando un negozio riconosceva il prodotto pubblicizzato, in questa fase il venditore poteva ricoprire un ruolo chiave nell’aiutare a far acquisire al potenziale cliente tutte le informazioni aggiuntive sul prodotto che gli servivano per decidere di acquistare
  3. Second Moment of Truth – Dopo aver acquistato il consumatore fruiva del prodotto per la prima volta e decideva così se acquistarlo nuovamente in futuro

Quindi se prima il cliente per valutare l’acquisto di un prodotto si recava nel negozio per acquisire le informazioni, dopo l’avvento di internet si va ad inserire una nuova fase nel processo, che come detto prima si chiama “Zero Moment of Truth” ovvero il momento zero della verità.

Questa fase si va ad inserire tra “Lo stimolo” e il “First Moment of Truth”.

Nello Z.M.O.T. le persone che hanno ricevuto uno stimolo diventano curiose, e si mettono alla ricerca di informazioni per validare o scartare un potenziale acquisto.

Il web è un posto fantastico dove poter fare ricerca e trovare informazioni, è diventato così importante da venire prima di libri, enciclopedie e biblioteche rendendo ogni informazione a portata di pochi click. Per questo:

 Non solo è obbligatorio essere presenti con un sito internet se si vuole sopravvivere ma bisogna attivare una serie di strategie attive per essere trovati

In questa fase, le persone che sono in qualche maniera entrate in contatto col tuo prodotto o con la tua attività locale e quindi hanno scoperto che esisti iniziano a fare ricerche.
La prima cosa che fanno è andare su Google a vedere che effettivamente tu abbia quel prodotto, di cosa si tratta, qual è la storia della tua azienda, controllano le recensioni dei tuoi attuali clienti, guardano le foto del tuo negozio.

Questa fase si esaurisce in davvero poco tempo, qualche minuto e queste persone si sono fatte un’idea su di te, in pratica hanno già deciso se acquistare o meno i tuoi prodotti o servizi.

E attraverso tutta questa ricerca se decidono di venire magari a trovarti nel tuo negozio sanno già cosa vogliono comprare, hanno già letto le caratteristiche, hanno visto le foto, sanno anche come si sono trovati altri clienti.

È veramente strano ma a volte ho visto clienti più informati e preparati dei commessi.

Quindi lo Zero Moment of Truth si può sintetizzare nell’impatto che la tua immagine online ha sulla soluzione che offri ai tuoi potenziali clienti.

In quest’ottica è fondamentale che se un potenziale cliente stia valutando di acquistare da te venga sul tuo sito e trovi le informazioni che gli servono per valutare l’ acquisto.
Nel caso in cui a quella ricerca non trovasse le informazioni che stava cercando è probabile che venga intercettato dal sito di un tuo concorrente perché l’ algoritmo di Google è molto efficiente e vuole dare sempre una risposta chiara e veloce alle persone che cercano online.

Quindi il tuo sito web deve funzionare a dovere e deve essere assolutamente coordinato a tutto quello che comunichi sui social networks, in primis Google che fa da motore di ricerca, a tal proposito ti invito a verificare di aver attivato la scheda Google My Business della tua attività in cui puoi registrare, gli orari di apertura, le foto, la descrizione della tua attività, la collocazione della tua attività sulle mappe, se integrata con l’ e-commerce puoi far vedere anche il prezzo dei tuoi prodotti e la disponibilità delle tue camere se sei un hotel.

Quindi è fondamentale che tu sappia padroneggiare questi strumenti perché sono la nuova frontiera del modo in cui la tua azienda deve andare avanti.

Perché che ti piaccia o no, ormai il mercato è cambiato. Puoi assecondare il cambiamento ed evolverti oppure andare incontro inevitabilmente ad una lenta rovina.
Se non ti uniformi a questo standard, stai di fatto lasciando terreno libero ai tuoi concorrenti di andare a prendere la domanda consapevole di persone che vogliono acquistare da te e stanno cercando informazioni.

Per questo motivo ho sintetizzato cinque punti, che sono le cinque regole d’oro e che devono essere seguite in ordine per aiutarti ad ottenere risultati che consolidino il tuo successo per affrontare il web in modo produttivo, con consapevolezza e visione del futuro.

Regola 1 – Riprendere il controllo 

Questa più che una regola è un passaggio fondamentale.
Ti disegno la situazione tipo di una PMI italiana che in passato si è fatta fare qualcosa dalla famosa web agency italiana.

Solitamente la tua azienda si è rivolta ad un’agenzia web di: “un tuo cugino”, oppure di un amico (quello bravo, lo smanettone), oppure hai dato in mano tutto a quello che ti faceva le grafiche e i bigliettini da visita.

E questa persona, con tutta probabilità, ti ha fatto un sito e poi si è dimenticato di te ed è rimasto lì per 5-6-7-8-10 anni.

Dopo un po’ di tempo, magari dopo che hai letto questo articolo, dici tra te e te, voglio cambiare il sito web!

Con grande rammarico scoprirai cose assurde del tipo:
“Ha messo il lucchetto al mio sito web” oppure “ho fatto il sito web con un linguaggio speciale che posso modificare solo io” e quindi bisogna ricominciare da capo.

A volte ci sono delle agenzie che addirittura registrano il dominio, ovvero il nome del tuo sito web a loro nome, per cui scopri che si erano appropriati di una tua proprietà intellettuale.

Molte volte ci sono aziende che fanno siti web e poi falliscono e non ci sono più, quindi dopo un po di tempo cerchi di riprendere in mano tutto e scopri che il ragazzo che ti ha fatto il sito web non lavora più e non si ricorda più le credenziali. O peggio ancora si è dimenticato di farti rinnovare il dominio e qualcun’altro l’ha comprato.

Avevi un sito web e ora hai perso tutto.

Questo è un piccolo esempio di casi reali che ho visto con i miei occhi negli ultimi anni.

Questo è quello che ti aspetta la fuori.

Gli stessi “professionisti del web” a volte sono davvero dei ciarlatani.

Quindi la regola numero 1 in questo “pantano” è riacquisire il controllo prima che sia troppo tardi.

Riacquisire il potere significa trovare il tempo e le energie di prendersi da parte l’ agenzia o chiunque ti abbia fatto il sito e dirgli:
“Non mi importa se vado avanti con te o se mi affiderò a qualcun altro.
Io voglio gli accessi di tutto ciò che è di mia proprietà, ovvero il mio sito web, l’accesso ai miei domini, poi devo accedere a tutti i canali social quindi l’account Facebook, l’account Instagram, l’account del business manager, l’account di LinkedIn, l’account di YouTube, l’account G suite. Tutto quanto, devo avere accesso a tutto quanto
ti ho elencato.”

Sii pronto a richiedere gli accessi anche per vie legali, perché molte volte è questo il livello.

Un’ altra cosa che deve succedere subito è che bisogna riacquisire il controllo di tutta la fatturazione delle campagne pubblicitarie. Se devi far fare delle campagne pubblicitarie su qualche piattaforma (tipo facebook o google per dire) assicurati che l’account di fatturazione sia il tuo e non quello della tua agenzia.

Devi vedere quello che spendi e devi pagare tu la pubblicità.
Altrimenti non puoi sapere che l’agenzia di turno non abbia ricaricato il prezzo della spesa pubblicitaria.

Tutto ciò che io pago deve essere fatto a nome mio e la mia spesa diretta.
Le persone e le agenzie che collaborano con me li pago come consulenti esterni che lavorano sulle mie proprietà intellettuali.

Regola 2 – Essere sempre raggiungibili

È fondamentale nell’ottica di quello che ci siamo detti prima, essere sempre e comunque raggiungibili dall’utente che sta andando a cercare informazioni sul mio prodotto o sulla mia azienda online.

Questo non significa che io devo essere il primo nei risultati per la ricerca “pizza” se sono un pizzaiolo, però devo fare in modo che se un potenziale cliente cerca “Pizzeria Pasquale a Milano” e io sono Pasquale a Milano debba assolutamente trovarmi. In alcune nicchie di mercato è possibile ancora posizionarsi per le chiavi di ricerca generiche, e se succede, beh meglio.
Però devo essere in grado di assicurarmi almeno che se la persona cerca il mio brand o il nome  della mia azienda debba assolutamente trovarmi lì in prima posizione, deve aprirsi la scheda di Google MyBusiness e devono esserci delle foto, il link al sito, gli orari di apertura aggiornati.

E tutte queste informazioni devono essere coerenti.

Non solo il tuo sito web deve esistere su Google, devi fare in modo che sia sempre raggiungibile.
Non c’è più spazio per improvvisati che si dimenticano di rinnovare l’hosting.

Essere presenti sul web nel mondo di oggi è una cosa seria.

Regola 3 – Preparare un percorso con tutte le informazioni chiave e avere in testa la destinazione finale

Assicurarsi che all’interno del sito ci siano le informazioni che l’ utente sta cercando è fondamentale.

Non sto parlando della magnifica storia della tua azienda e di come tutto è cambiato negli ultimi settant’anni.

Se un’utente sta valutando l’acquisto del tuo prodotto deve poter trovare tutte le informazioni che lo accompagnino ad effettuare quella che è la scelta che deve compiere.

Il tuo sito web deve essere come un labirinto. Come in questa foto qui sopra.
Devi riuscire a portarlo alla parola “Finish” senza far cadere la pallina nel buco.

Tutti i percorsi (le pagine e i contenuti del sito) devono condurlo alla pagina finale che è l’azione pre-determinata che tu vuoi che faccia.

Se non riesci a portarlo li, è tutto tempo perso, solo due parole “Game Over”.

Se comunichi cose sbagliate e male puoi portare anche migliaia di persone sul tuo sito web, la vera sfida è riuscire a far funzionare il gioco senza farle cadere nei buchi neri (abbandonare il sito senza la consapevolezza di acquistare).

È un po’ come quando vai da Ikea e devi fare tutto il giro prima di arrivare alle casse, oppure come quando vai da Esselunga e senza farti domande ti giri tutto il negozio nell’ordine che ti hanno preparato. Devi creare un percorso di informazioni che vanno in automatico a rispondere a tutte le domande sai gli potrebbero passare per la testa e l’unica destinazione finale del tuo labirinto sarà riuscire a portare il cliente ad agire. 

Sia questa possa essere una consulenza gratuita oppure acquistare un prodotto sul nostro shop.

Io devo avere già in mente il percorso che gli voglio far fare e per farlo, il modo migliore è  partire dal fondo, ovvero dall’azione che vogliamo che compia.

Se il mio obiettivo è portare questa persona a fare una consulenza, il primo step magari può essere affrontare un problema che la persona percepisce e spiegargli bene la situazione in cui si trova, andando a delineare quali sono i passaggi che dovrebbe compiere per uscire dal quella situazione di dolore. Per te ad esempio la soluzione è semplice. A distanza di un click puoi chiedere una consulenza con un esperto. Mi prendo un ora del mio tempo per analizzare la tua situazione e ti dico esattamente cosa devi fare per risolvere il problema nel più breve tempo possibile e con la minor spesa possibile. 

Se riesci a fare questo, avviene come una magia.

Immediatamente trasmetti competenza, autorità. Dimostri anche solo con la tua tranquillità che gestisci situazioni come queste ogni giorno. Quando avviene questo, i clienti percepiscono la tua capacità, la tua congruenza, la tua professionalità.

In quest’ottica diventa molto più semplice investire soldi per risolvere un problema una volta per tutte rispetto che risparmiare soldi e continuare a soffrire in questa situazione in cui si è in balia di qualcuno o qualcosa che non si capisce fino in fondo.

Quindi parti sempre con l’obiettivo finale in testa.

Sei tu che decidi cosa vuoi che l’utente faccia sul tuo sito web.

Regola 4 – Segnali di autorità e sicurezza

I piccoli dettagli sono ciò che fa davvero la differenza.
Prima abbiamo visto quanto sia importante e delicato questo momento.
Metti in mostra la tua autorità con le tue credenziali, esibisci i tuoi riconoscimenti, metti una galleria di foto, mostra casi studio.
E in secondo luogo aggiungi segnali di sicurezza come, una chat, rendi disponibile un numero verde, aggiungi un form di contatto.

Assicurati di mantenere monitorato tutti i canali di comunicazione e di rispondere tempestivamente e in maniera completa e professionale.

Sembrano bazzecole o dettagli da sottovalutare, però sono tutto ciò che fa tutta la differenza in questa fase.

Affronta ogni genere di spesa che possa abbassare il rischio percepito dell’utente in fase di acquisto.
Qualunque strumento possa far percepire al cliente che non si sta facendo truffare ma bensì che si trova nel posto giusto e che è un pirla se non acquista da te in questo momento è un buon investimento.

Regola 5 – Attacca la spina della digitalizzazione

La digitalizzazione, come avrai capito in questo articolo, è una cosa seria.
Non si può certo dire che sia semplice e di facile lettura.

La verità è che si tratta di una tematica per lo più sconosciuta anche tra gli “esperti del settore”.

Ci vuole professionalità e coraggio per leggere questa sfida in una chiave positiva.

Le tecnologie cambiano costantemente e non si può proprio fare affidamento su informazioni che diventano obsolete alla velocità della luce.

Mi rendo conto che per un imprenditore può essere davvero scoraggiante affrontare un tema come questo.

E molto probabilmente la prima cosa che ti viene istintivamente da fare è spegnere tutto e continuare come hai sempre fatto.

Il problema è che oggi non sta cambiando più solo la tecnologia.

Anche il mercato cambia continuamente.

Ricordi BlockBuster? Fallito.
Era un colosso. E non affrontare il cambiamento l’ha portato al baratro.

Se c’è una cosa che fa la tecnologia è accelerare le cose.
Quello che prima succedeva in anni, ora si compie in mesi.

Per riuscire a fronteggiare questa sfida hai bisogno di aiuto.
Dell’aiuto di persone specializzate in questo.

Non sto parlando della solita Web Agency di paese che ti fa la grafica.
Qui c’è bisogno di persone che studiano ogni giorno e che testano sul campo cosa funziona e cosa no.

Non c’è più spazio di manovra. Non possiamo più permetterci di affrontare questo cambiamento in maniera amatoriale.

Se leggi questo articolo è perché probabilmente hai una srl o una spa.

Se hai fatto la scelta di strutturarti come un’azienda è perché non sei di certo un amatore.

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Mi riservo per te un’ora del mio tempo, e fidati, di questi tempi è davvero difficile riuscire a ritagliarmela.

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1 comentarios en “Le 5 regole fondamentali per il sito web di un’attività locale 2.0”

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